Titolo
opera: Essere Melvin
Autore:
Vittorio De Agrò
Formato: ebook e cartaceo
Genere:
Introspettivo -Autobiografico
Prezzo: Cartaceo15 euro e-book 5,00
Sinossi:
Genitori,
scuola, amicizie, affetti, impegni tracciano un
percorso lungo il quale Melvin, giovane proprietario terriero di
origini siciliane, tenta faticosamente di avventurarsi, confliggendo
fin da bambino contro aspirazioni e proiezioni familiari che non gli
appartengono.
Fantasie, strambe millanterie, menzogne, che gli
sembrano fin da subito una via di fuga da una realtà avvertita come
insostenibile, non fanno che trascinarlo pian piano in una dimensione
in cui il mondo concreto e quello immaginario slittano continuamente
l'uno nell'altro, producendo senza sosta antitesi inconciliabili
nello sviluppo della personalità e delle relazioni affettive con il
pur ricco universo femminile che lo circonda. I riti virtuali del web
e della comunicazione digitale lo conducono all'ossessiva
frequentazione di un forum dedicato ad una starlet di una fiction
televisiva, l'Aspirante; tra i due nasce un autentico sentimento le
cui conseguenze, tuttavia, finiscono per amplificare la crisi di
Melvin fino allo sdoppiamento di sé, in una crescente, e drammatica,
deriva psicotica e autodistruttiva a causa della quale egli subisce
un trattamento sanitario obbligatorio. Melvin chiederà aiuto allo
Splendente, singolare ma lucidissima figura di psichiatra, cui si
rivolgerà quando il peso dei ricordi e del senso di colpa per il
tradimento dell'altrui fiducia si farà insopportabile, al punto da
restringere ulteriormente i già risicati margini della sua
sopravvivenza psichica. La memoria, improvvisamente ricomparsa dopo
una prolungata amnesia, gli consentirà di recuperare episodi e
situazioni – cui il protagonista dà il nome di file - e di
illustrarli, con puntualissima dovizia di particolari, al suo
terapeuta. Ne nasce una dialettica tra medico e paziente, per molti
versi proficua e chiarificatrice, che però non prelude affatto, come
ci si potrebbe aspettare, ad un finale prevedibile e consolatorio;
giacché non siamo di fronte ad una finzione narrativa, bensì ad un
racconto intensamente vissuto sulla propria pelle e a rischio della
propria esistenza. Perciò nessuna invenzione, nessun artificio,
nessuna ipocrita censura, nessuna remora nel mettersi a nudo e
offrire al lettore una testimonianza che un conformistico riserbo
preferirebbe seppellire nei sotterranei della rimozione e del pudore.
Melvin
è
una storia vera. Davvero.
Note/commenti/finalità
dell'Autore:
Non
sono uno scrittore, mai avuto questa pretesa. Dico spesso tra il
serio e il faceto che la mia maestra delle elementari è morta di
freddo tanto tempo fa.
Ero
un proprietario terriero e d’immobili quando nel luglio del 2009,
la mia vita implose.
Così
nel settembre dello stesso anno decisi di affidarmi a uno
psichiatra,Lo Splendente, per cercare di rimettere insieme il puzzle
della mia vita.
Quando
iniziai a raccontare allo Splendente, la mia storia, che ritenevo
banale, ma piena d’ombre e di vergogna, lui sorrideva e mi
diceva”Uscirebbe un buon libro”
Anche
se scettico nell’autunno del 2009 cominciai a scrivere le mie
memorie.
Una
vera e propria confessione “laica” senza alcuna censura.
Scrivere
per me è stato terapeutico, doloroso, ma mi ha aiutato a sconfiggere
i demoni della mia mente.
“Essere
Melvin” è la storia della mia vita sempre a cavallo tra finzione e
realtà.
E’
una storia d’amore, di dolore e sofferenza, ma alla fine di un
ritorno alla vita dopo una “traversata nel deserto”
Nel
Gennaio del 2013 ho aperto un blog:ilritornodimelvin.wordpress.com
per condividere con il mondo le mie esperienze.
Il
Corriere della Sera nell’Aprile del 2013 ha descritto”Il ritorno
di Melvin” come la Notting Hill italiana.
Melvin
è un percorso terapeutico di crescita e di cambiamento e di
chiarimento con il proprio passato.
Tutti
mentono almeno una volta nella propria vita, pochi lo ammettono e
cercano di capire perché lo hanno fatto.
Melvin
non è ovviamente un eroe, anzi è un uomo qualunque che però decide
di non arrendersi alla malattia mentale che lo avvolge ad un certo
punto della sua vita.
Il
finale di Melvin potrebbe essere definito aperto da qualcuno,
pacificatorio da altri, ma in vero mi piace definirlo come un nuovo
inizio per il protagonista.
A
chi potrebbe essere rivolto? Penso a tutte quelle persone che
almeno una volta sono caduti e a tutti quelli che soffrono in
silenzio. Ad essi e non solo, Melvin potrebbe essere il libro giusto
per non smettere di credere in un futuro felice e sereno che dovremmo
meritare.
BIG
da sfidare:
La Coscienza di Zeno di Italo Svevo
Nessun commento:
Posta un commento