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venerdì 30 maggio 2014

Fumetto: Dragonero nr. 12 - Minaccia dal Profondo

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In questo numero esploriamo una nuova razza del mondo di Dragonero: i nani e il loro potente sindacato, padrone delle concessioni minerarie dell’Impero.
Siamo nell’ambito di un fantasy classico quindi non troviamo particolari sorprese in merito a questa razza. Robusti e tosti minatori, avidi e burberi come somari riottosi. Ad ogni modo, ben resi e sempre simpatici ^_^
Ben riuscito anche il personaggio del mappatore imperiale, maniacale nel suo lavoro e nelle sue attività di ricerca a tutto tondo, anche verso il “soggetto” Elfa Sera.
Ottimi spunti anche per quanto riguarda l’approfondimento del mondo: veniamo a conoscenza dell’esistenza delle Pietre degli Ubiqui, sculture risalenti a epoche passate, opera di civiltà perdute e presenti in tutte le terre conosciute. Un’ombra di mistero avvolge questi artefatti dotati di poteri sbalorditivi.
Una piacevole sorpresa anche il finale, con un colpo di scena che a stento mi trattengo dallo svelarvi, ma che arricchisce sicuramente la trama e che si spera verrà sfruttato a dovere già dai prossimi numeri.
Infine, ultima nota del tutto personale: le tavole che ritraggono gli spazi aperti sono in questo numero un po’ sotto la media.

Visto che abbiamo citato i nani, non possiamo non tirare in ballo Markus Heitz con la sua eccellente saga dedicata a questo popolo:






domenica 25 maggio 2014

"Il Nuovo Quarto" di Andrea Zanotti [Rating 8]

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Titolo: Il Nuovo Quarto
Collana: Mondo 2
Autore: Andrea Zanotti
Genere: Fantasy
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Chi dice che il fantasy ormai è un genere finito? Il “cattivo” fantasy, forse, che riprende sempre gli stessi temi e le stesse ambientazioni senza aggiungere qualcosa di nuovo. Non è certo il caso de “Il nuovo Quarto”, primo romanzo della serie Mondo 2 di Andrea Zanotti.

In un mondo dominato dalla magia elementare, Terra, Aria, Fuoco e Acqua, nuove potenze si stanno muovendo, travolgendo l’esistenza dei mortali. Dèi antichi si scontrano con nuove divinità nate dalle esigenze degli esseri umani e della natura. Nuovi mondi si schiudono oltre le frontiere dei Quarti e la legge morale sembra sempre più un’inutile invenzione, adesso che i forti si impongono sui deboli.

In questo dipanarsi di trame oscure si muove la Centuria, una compagnia di mercenari guidati dal capitano Rovers. Con le malie del Traghettatore di Mondi, la Centuria supera i confini dei Quarti e giunge in un luogo misterioso che ricorda un po’ le Americhe del 1500: le tribù locali vengono schiavizzate e sfruttate da templari, che dovrebbero rispettare la vita prima di tutto. Tra indigeni e invasori sta per scoppiare una guerra, ma non una guerra comune: è prima di tutto lo scontro tra la potenza ancestrale della Dea Nulla e i nuovi Dei degli indigeni.
Mentre la Centuria dovrà decidere da che parte schierarsi, e soprattutto cercare di sopravvivere, nel Cuore dei Quarti il Rabdomastro Malet deve proteggere la fortezza di Askeen da forze demoniache che vogliono liberare il flagello di Isyl, e il Maggiore Firion incontra la misteriosa Qilana, la ragazza che porta rivolta in nome del bene e della pace.

Tante linee narrative che si intrecciano, tanti personaggi, ognuno con la sua missione, le sue paure e i sui dubbi, che arrancano come formiche in questo mondo pieno di caos e di violenza. Eppure, ogni personaggio è ben caratterizzato e rimane impresso nel lettore: il Maestro d’Ossa, con il suo sacco fetido che chiama “Santo”, il borbottante Deifobo, la fragile sacerdotessa Elyn, troppo gentile per un mondo che di gentile non ha nulla, l’imponente barbaro ReCorvo con la sua compagna Siqqara, l’assassina Zitara... e molti altri. Il lettore li scopre pian piano nel corso del romanzo e impara ad amarli, a gioire con loro, a piangere la loro morte. Sì, c’è anche e soprattutto la morte nel romanzo, con il suo spietato ed eccitante realismo che un po’ ricorda le opere di George R. Martin.

Oltre alla trama intrigante, particolare è anche la tecnica narrativa. Gran parte del romanzo è scritto con la classica terza persona al passato, che consente di mostrare i vari punti di vista dei personaggi e di svolgere appieno le linee narrative, ma in alcuni capitoli emerge la prima persona al presente, grazie alla voce di un giovane guerriero della Centuria. I suoi commenti mordaci coinvolgono maggiormente il lettore nella vicenda.

Come punto negativo, il linguaggio a volte un po’ troppo “crudo”, soprattutto nei dialoghi, ma può essere funzionale all’ambientazione: del resto cosa ci si può aspettare da una rude compagnia di avventurieri?


Il Nuovo Quarto è un romanzo che si legge in fretta e lascia con il fiato sospeso, in attesa del secondo episodio della saga...


Irene Grazzini


venerdì 23 maggio 2014

Film: World War Z


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World War Z, diretto da Marc Forster, è la trasposizione cinematografica del romanzo World War Z. La guerra mondiale degli zombi di Max Brooks del 2006.
Trama:
Quella che per Gerry Lane e famiglia sembra una giornata come le altre si rivela ben presto essere l'inizio di una tragedia a scala mondiale. Una terribile infezione che rende gli esseri umani simili a zombie si scatena a Filadelfia e nel resto del globo. L'origine del virus è sconosciuta e il governo statunitense offre riparo alla famiglia Lane a bordo di un'imbarcazione federale, a patto che Gerry, ex funzionario delle Nazioni Unite, parta alla ricerca di un rimedio insieme ad un giovane virologo, Fassbach. Gerry vola quindi a Camp Humphreys, una base aerea statunitense in Corea del Sud, dove si hanno notizie di un possibile paziente zero. Appena atterrati, Gerry, Fassbach ed il resto della squadra vengono attaccati dagli zombie e Fassbach, preso dal panico al primo incontro ravvicinato, inciampa durante la fuga venendo colpito fatalmente da una pallottola, partita accidentalmente dalla sua stessa pistola. In aiuto alla squadra arrivano dei soldati che si erano barricati nella base, al seguito del capitano Speke. Ben presto Gerry capisce che la base non può dargli informazioni utili, ma in essa interroga Gunther Haffner, un agente CIA rinnegato e imprigionato per aver venduto armi ai nordcoreani, che lo indirizza a Gerusalemme. Da qui in avanti sarà una corsa contro il tempo in giro per il globo fino a scoprire l’arcano: gli zombie attaccano solo le persone sane, percependo invece le malattie terminali di certi individui e oltrepassandoli. L'unica soluzione per Gerry rimane quella di procurarsi un virus di malattie letali, in modo da sperimentare l'efficacia o meno di questo pseudo-vaccino.
Nel finale, vengono mostrate scene dello sterminio degli infetti in varie città (Mosca, Venezia, Parigi), durante quella che viene definita la World War Z (guerra mondiale contro gli zombie), mentre in sottofondo la voce di Gerry invita a non mollare mai, ad agire con coraggio e ad aiutare il prossimo. La guerra non è ancora finita.

Parere:
Da qualche tempo a questa parte il genere apocalittico va per la maggiore in tutti i settori dell'intrattenimento. Non so se sia dovuto ai sempre più frequenti e devastanti cataclismi scatenati dalla natura per difendersi dall'uomo, o più semplicemente a causa della follia conclamata e irreversibile di quest’ultimo che continua a propugnare un modello di sviluppo fallimentare basato sul "produci-consuma-crepa", sta di fatto che i libri/film/games basati su eventi catastrofici prolificano in modo inquietante.
WWZ rientra a pieno titolo fra questi, fregiandosi di un cast importante, rpimo fra tutti il belloccio Brad Pitt.
Che dire, non c’è molto da segnalare o commentare. Solita americanata, molta azione e pochi spunti d’originalità. Zombi a profusione che a inizio film paiono del tutto inarrestabili e invincibili, ma che mano a mano si scopre abbiano dei punti deboli.
Quindi nulla da dire sulla maestosità di alcune scene e sul coinvolgimento che ne deriva, ma se siete in cerca di qualcosa di nuovo, mi spiace, meglio volgersi altrove. E dire che leggendo tanti autori indipendenti ce ne sarebbero un bel po’ di idee originali da poter trasporre sul video… mah, si vede che ogni innovazione/cambiamento che vada oltre il classico comporta degli sforzi che le case produttrici cinematografiche, così come quelle editrici, non sono disposte a fare.
La cosa che più mi ha colpito sono state le scene girate a Gerusalemme. Veramente spettacolare la scenografia composta da stralci di mura, vicoletti e torri di un antico passato in aperto contrasto con le fortificazioni e strutture ultramoderne. Devo ammettere che mi è venuta una gran voglia di visitare la Città Santa.

Per il BIG vs Indie



La guerra mondiale degli zombi di Max Brooks






Sopravvissuti di Matteo Cortini




Ho letto il libro di Matteo Cortini e l'ho trovato gradevole. Narrato in prima persona risulta molto coinvolgente e dal ritmo serrato. Consigliato!


martedì 13 maggio 2014

Libro: L'Apprendista Assassino di Robin Hobb

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Descrizione: 

Parliamo di Robin Hobb e del primo volume della saga dei Lungavista. Si tratta di un low fantasy, diciamolo subito, quindi non un genere che mi faccia impazzire, ma visto che si dice un gran bene dell’autrice in questione ho voluto provare.
Devo dire che a conclusione delle 361 pagine di ebook, opto per abbandonare la saga. Intendiamoci, non che L’apprendista assassino sia scritto male, ne che manchino aspetti interessanti, ma ritengo ci sia di meglio in circolazione. La prosa dell’autrice è ottima e fluida e al contempo evocativa, nulla da ridire. L’attenzione è però troppo focalizzata sulle emozioni vissute dal protagonista negli anni del suo sviluppo a discapito di quello che accade nel Regno in cui vive. E’ un peccato perché la storia dell’universo immaginario creato dalla Hobb passa troppo in secondo piano, almeno per i miei personali gusti.
Il mistero delle navi rosse e dei “forgiati”, la trovata dell’Arte e dello Spirito, il fatto che alcuni dei personaggi principali facciano uso di droghe per potenziare le proprie capacità e qualche personaggio ben riuscito (Burrich e Umbra su tutti) non sono stati sufficienti a catturare la mia attenzione al punto da farmi proseguire nella serie.
Il fatto stesso che il protagonista (che descrive il tutto in prima persona) sia un assassino e in quanto tale si discosti dal classico eroe buono e immacolato, avrebbe potuto essere sfruttato meglio a mio parere, invece almeno in questo primo volume l’autrice si perde in lungaggini ridondanti sulla sua formazione alla corte di Re Sagace e sulle sue infatuazioni adolescenziali.
Il mio è un parere personalissimo, intendiamoci. Forse ho sbagliato il target di riferimento. Io preferisco romanzi epici, controversi magari in cui il bene e il male si mescolano e si contaminano, e comunque di più ampio respiro. Ad ogni modo vi sottopongo una bella sfida Big vs Indie.

BIG VS Indie
L'Apprendista Assassino di Robin Hobb viene sfidato da Il Nuovo Quarto di Andrea Zanotti (in download gratuito qui)

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I due romanzi hanno in comune solo il fatto di avere un io narrante, ma non è cosa da poco nel mondo fantasy, dove questa tecnica viene utilizzata poco. In entrambi i casi è il protagonista stesso a descrivere gli eventi, ma in contesti diametralmente opposti.

A voi le valutazioni quindi!   

venerdì 9 maggio 2014

"Rebis" di Karl Jannsen [Rating 6]

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Titolo: Rebis
Autore: Karl Jannsen
Genere: Thriller/Urban fantasy
Rating: 6/10








Chris si sveglia in un letto di ospedale. Per un po’ ricorda solo sprazzi della sua vita passata. Il viaggio in macchina con i suoi genitori, lo strano incidente... e la disperazione di chi si rende conto di essere solo al mondo.
Diciassette anni e la misteriosa capacità di colpire le persone intorno a lei, Chris si rende conto che l’incidente non è stato casuale. C’è qualcuno che la sta cercando per ucciderla, qualcuno che sa chi è davvero e cosa è in grado di fare. Così, con l’aiuto dell’infermiera Gina, del giovane immigrato Adam e della affascinante Carla, studiosa di fisica quantistica e investigatrice privata, Chris parte per un viaggio che da Milano la porta in Sicilia alla ricerca di risposte sul suo passato e sui suoi poteri che possono cambiare il mondo per sempre.

Il romanzo esordisce come un thriller, di cui ha tutti gli elementi: incidente che fin da subito sembra un omicidio, strane morti, una protagonista il cui passato è avvolto nel mistero. Ma già dopo poche decine di pagine, si sente che la storia devia bruscamente e inesorabilmente verso il fantasy. Un urban fantasy nostrano e un po’ particolare, senza angeli, demoni e vampiri, che utilizza spiegazioni fisiche e fantascientifiche per definire il suo background. Ricorda un po’ le tematiche di “Sliding Doors”, sempre molto affascinanti.
L’autore sembra conoscere bene ciò di cui parla, eppure manca qualcosa, una fluidità a un’ambientazione che risulta un po’ macchinosa, perché spiegata tutta insieme e forse fin troppo nei particolari.

La trama presenta qualche gap, soprattutto nella parte finale, e alcuni passaggi sembrano forzati. Il problema principale però è nei personaggi, che ruotano tutti intorno alla protagonista e sembrano privi di una caratterizzazione propria, finendo sullo sfondo come “aiutanti” o comparse. Questo soprattutto per il personaggio maschile di Adam. Chris è il fulcro indiscusso del romanzo, ma anche lei a volte agisce in modo poco coerente e forzato. La sua capacità di attirare tutti (anche dal punto di vista sessuale) è un po’ troppo rimarcata e le scene di sesso, che in realtà aggiungono ben poco alla trama, in alcuni momenti sono così dettagliate da risultare quasi volgari. D’accordo, in questo momento “Cinquanta sfumature di grigio” e il genere erotico vanno per la maggiore, ma questo non significa che si debba inserire queste tematiche in ogni romanzo.


Nel complesso, l’idea di fondo è buona, e ben scritto è soprattutto l’inizio, ma l’autore si perde spesso in elucubrazioni pesanti e dovrebbe approfondire i personaggi, rendendo la narrazione più fluida e mirata alla “storia” vera e propria.


Irene Grazzini






giovedì 8 maggio 2014

Disfida nr 5: Strade Nascoste - Storie di Asklivion di Mirco Tondi

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Titolo opera: Strade Nascoste - Storie di Asklivion

 Autore: Mirco Tondi

Formato:  ebook (estratto gratuito)

Genere: Fantasy

Prezzo: 2,99 Euro



Sinossi
Gli uomini hanno dei limiti: è questa la benedizione e la maledizione della loro natura.
Sono queste le parole del Messo su cui riflette Ariarn, l'uomo che guida un piccolo gruppo nella ricerca affidatagli. Una ricerca dove è coinvolto l'Ordine della Rivelazione, a cui i governi si sono rivolti per trovare la cura alla malattia che ha colpito le regioni di Asklivion; un male che si scoprirà essere più incurabile di qualsiasi epidemia e a cui forse non ci sarà mai un rimedio finché esisterà l'uomo.
Periin, il combattente duro e inattaccabile. Ghendor il sensibile e disponibile Messaggero. Reinor l'usufruitore spinto dalla ricerca e dal sacrificio per gli altri. Lerida la mezzelfa che cerca il suo posto nel mondo. Questi quattro personaggi s'uniranno a lui nella lotta contro un nemico che si è risvegliato dopo lungo tempo, aspettando che giungesse il momento per mettere in atto il suo piano.
Una macchinazione che porterà una guerra dalle molte battaglie e che alla fine, dopo il risultato dello scontro, lascerà molti dubbi e solo un'unica certezza: il vero nemico non è stato sconfitto. Un nemico che hanno in qualche modo protetto perché non fosse distrutto, che è la causa generatrice del mostro abbattuto. Un nemico in grado in
qualsiasi momento di creare mostri di grande portata, come qualcuno in silenzio s'è accorto.

Note/commenti/finalità dell'Autore:
La cosa più importante per uno scrittore è dare vita a nuove storie: si deve divertire, provare meraviglia e piacere in quello che è un viaggio. Il resto è qualcosa che viene in più: essere pubblicati, letti. Cose non certo facili in Italia, dove non si ha consapevolezza del genere e c'è parecchia ignoranza, soprattutto grazie alle pubblicazioni discutibili avvenute
durante il boom del fantasy che invece di farlo diffondere, hanno bruciato il mercato che lo riguardava. Il fantasy non è quello che gli editori di casa nostra hanno mostrato con la pubblicazione di autori italiani; per questo metto a disposizione le opere che ho realizzato, per far comprendere che il genere non è certo quello che è stato pubblicato finora.

BIG da sfidare
diversi sono gli autori nei generi fantasy/fantastico le cui opere ho apprezzato: Erikson, Jordan, Sanderson, King,
Murakami. Ma benché, oltre il piacere della lettura, abbia imparato da loro diverse cose, non mi sono ispirato ai lavori che hanno pubblicato, perché tutto, dalle letture alle esperienze di vita, è servito ad arricchire quanto ho realizzato.

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Robert Jordan con la sua Saga de "La Ruota del Tempo", conclusa dopo la sua morte da Brandon Sanderson